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AFROMETRO

3 ottime ragioni per utilizzare gli afrometri al tiraggio

 

Dopo la chiusura della bottiglia con il tappo a corona la stessa diventa un sistema chiuso, le interazioni con l'interno sono quindi impossibili, a meno di aprire il tappo con conseguente perdita della pressione. Tuttavia è fondamentale valutare l'andamento della presa di spuma durante le prime settimane/mesi, per verificare sia le regolarità del processo, sia il raggiungimento della pressione desiderata, senza dover stappare numerose bottiglie per analizzare gli zuccheri residui.

Le tre motivazioni che rendono indispensabile l'impiego degli afrometri sono:

  1. permettono di valutare l'andamento della presa di spuma in bottiglia in maniera continuativa senza alcun costo analitico, misurando la sovrapressione generata dalla CO2 prodotta dal lievito.

  2. se distribuiti ad intervalli regolari su diverse bottiglie consentono di verificare che la massa abbia un andamento della presa di spuma omogeneo dalla prima all'ultima bottiglia.

  3. sono riutilizzabili da un tiraggio all'altro, il loro impiego è semplice ed immediato.

Come misurare la pressione finale nella bottiglia?

Gli afrometri da tiraggio permettono di controllare l'andamento della presa di spuma, ma non sono adatti a misurare la pressione nella bottiglia in maniera precisa.

Per avere la misura esatta della pressione bisogna utilizzare un afrometro di precisione con misura certificata, che determina la pressione ad una certa temperatura, grazie ad uno spillo cavo in grado di forare il tappo di sughero oppure il tappo corona, senza alcuna perdita di pressione.

La pressione indicata dal manometro sarà quella reale all'interno della bottiglia, datata dalla somma delle pressioni parziali a quella temperatura, di tutti i gas presenti.

Gli spumanti al momento della stappatura della bottiglia, a 20˚C in recipienti chiusi, devono avere una sovrapressione di almeno 3 bar (3,5 bar per alcune categorie), dovuta allo sviluppo di anidride carbonica proveniente esclusivamente dalla fermentazione. Esistono diverse categorie di spumanti, classificati in funzione del tempo di affinamento sui lieviti, oppure in funzione della provenienza geografica.

I vini frizzanti sono invece prodotti aventi un titolo alcolometrico effettivo non inferiore a 7 % vol e che presentano, conservati a 20˚C in recipienti chiusi, una sovrapressione dovuta all'anidride carbonica non inferiore ad 1 e non superiore a 2,5 bar.

I vini frizzanti gassificati sono completamente distinti dai precedenti in quanto l'anidride carbonica non è di origine naturale, ma bensì di origine esogene aggiunta al vino senza una rifermentazione ad opera dei lieviti.

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